sabato 20 ottobre 2012

Impronte sulla sabbia
               
                                                         
                                                              Lumi della ragione
                                                           
                                                             Vento della Libertà
                                                             
                                                                Colori sul Mare
                                                             
                                                              Tramonto dorato


sabato 21 aprile 2012


Illusioni Ottiche
Definizione:
Una illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che nella realtà si presenta diversamente.
Le illusioni ottiche possono manifestarsi naturalmente o essere dimostrate da specifici trucchi visuali che mostrano particolari assunzioni del sistema percettivo umano.

                             


Illusioni geometriche

Sono illusioni cognitive in cui viene percepita erroneamente la geometria dell'immagine o parte di essa. Per esempio linee parallele vengono percepite come divergenti, convergenti o curve. In altri casi due elementi che hanno la stessa dimensione sono percepiti con dimensione differente.
L'effetto può essere causato dal fatto che un'area di colore chiaro tende ad essere percepita come più ampia della stessa area di colore scuro. Questo principio viene utilizzato in architettura per aumentare o diminuire l'altezza o la dimensione apparente di stanze o facciate scegliendo opportunamente i colori.
Un'altra causa è dovuta alla tendenza del cervello a stimare una dimensione basandosi su effetti prospettici o sul confronto con oggetti vicini. Un esempio spettacolare dell'illusione geometrica basata sulla prospettiva è rappresentato dalla stanza di Ames.
In cinematografia è frequente l'impiego di trucchi di illusione geometrica per rappresentare oggetti molto grandi usando piccoli modelli oppure oggetti piccoli. Per esempio è possibile fare apparire in scena enormi dinosauri semplicemente ponendo dei loro piccoli modellini molto vicini all'obiettivo fotografico.

                                                                       

Illusioni prospettiche

Il cubo di Necker è disegnato con le due facce di uguale dimensione, in modo tale che non sia possibile capire quale è anteriore e quale è posteriore.
Per rappresentare le immagini tridimensionali su una superficie piatta si utilizzano tecniche di proiezione prospettica. In alcune situazioni però la rappresentazione è ambigua, ed il cervello umano tende a costruire la rappresentazione ritenuta più normale, oppure rimane incerto tra due possibili situazioni, come nel cubo di Necker. Si hanno i paradossi prospettici.
                   
                          Cubo di Necker                                                            Illusione Prospettica

Illusioni di colore e contrasto

In questa categoria di illusioni particolari giochi di contrasto inducono a giudicare di colore o livello di grigio differente due aree che in realtà sono identiche.
Nonostante l'apparenza, il quadrato A è della stessa tonalità di grigio del quadrato B.
E qui infatti si può vedere che il quadrato A è della stessa identica tonalità di grigio del quadrato B
Scacchiera di Adelson (pubblicata nel 1995 su Vision Science da Edward Adelson del MIT). Per quanto ci si sforzi di guardare l'immagine, non si è in grado di convincersi che le due aree sono dello stesso colore. Per verificare l'affermazione salvate l'immagine sul vostro PC. Apritela con un software per la manipolazione di immagini. Selezionate parte di un'area e trascinatela sopra l'altra area. Come potrete vedere il colore è lo stesso! In SecondLife si trovano molti esempi di illusioni svelate come questa di Adelson                                                                                       

                                
       Illusione di Colore                                               Illusione di Contrasto

Illusioni di completamento

Griglia scintillante: nelle intersezioni delle linee bianche è possibile osservare delle macchie grigie in continuo cambiamento
Triangolo di Kanizsa: è possibile vedere un triangolo bianco che in realtà non esiste
In alcune illusioni si ha la percezione di parti di immagini che non esistono realmente. In alcuni casi la natura del fenomeno è fisiologica, come nell'illusione della griglia di Hermann o della griglia scintillante. Questo effetto è spiegabile con il processo neurologico chiamato inibizione laterale. L'intensità luminosa percepita di un punto non è data da un singolo neurone, ma diversi neuroni centrali danno un segnale che viene parzialmente inibito dai neuroni circostanti. Poiché nelle intersezioni l'area circostante è mediamente più chiara che non nei tratti di linee, la zona centrale appare più scura.
Altre illusioni di immagini inesistenti sono invece prodotte dalla mente, come nell'esempio del triangolo di Kanizsa o nella illusione dei cerchi inesistenti (la cosiddetta Illusione di Ehrentein).                       
    
                                         
       Triangolo di Kanizsa                                                         Griglia Scintillante

Illusioni di movimento

In queste illusioni si percepisce un movimento di alcuni elementi dell'immagine che ovviamente, essendo stampati su un foglio di carta sono necessariamente immobili come ad esempio, Le 9 ruote.
Altre illusioni di movimento sono quelle che si riferiscono alle diverse modalità con le quali si può percepire il movimento stesso, come, ad esempio, il senso di rotazione della Ballerina girevole,che sembra cambiare, assieme alla gamba di appoggio, grazie alla campitura della figura e al movimento di rotazione associato all' assenza si volume.
                             
               









               Le “9” ruote                                                                                     Illusione di Movimento

Figure distorte

Gli ambasciatori (1533) di Hans Holbein il Giovane
Si tratta di immagini fortemente distorte in senso anamorfico in modo che viste frontalmente siano incomprensibili. Solamente osservando l'immagine da un'opportuna angolazione piuttosto radente il piano è possibile vedere correttamente ciò che è rappresentato. Un esempio classico è il dipinto gli ambasciatori di Hans Holbein il Giovane, in cui nella parte inferiore è visibile uno strano oggetto. Si può facilmente capire di che oggetto si tratta guardando il quadro da alto-destra, con la testa quasi aderente alla tela (oppure foglio o monitor).
Questa tecnica era già nota a Leonardo da Vinci che ne aveva fatto uso in alcuni suoi appunti.
                                                                                













Figure ambigue

Il principio della coppa di Rubin: una coppa bianca o due facce nere contrapposte?
La moglie e la suocera
Si tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. Le singole figure possono essere viste a seconda del punto di vista (per esempio capovolgendole), ed in tale caso la percezione è oggettiva, oppure a seconda delle aspettative, quindi la natura dell'illusione è psicologica e soggettiva.
È lo stesso fenomeno che induce a vedere un viso nel disco della Luna o immagini mistiche in macchie di umidità.

                
                                             
    
  Il Famoso Logo della Rai                                                                                    Viso Ambiguo                                            

Figure impossibili

Sono rappresentazioni bidimensionali di oggetti impossibili, che non potrebbero esistere cioè nel mondo tridimensionale. Particolarmente famose sono le rappresentazioni di ambienti impossibili di Maurits Cornelis Escher.   
                             

sabato 14 aprile 2012

Profilo Professionale di Lorenzo

                                                                                    Robert Capa


Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann[2] (Budapest, 22 ottobre 1913 – Thai Binh, 25 maggio 1954), è stato un fotografo ungherese.

I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e laprima guerra d'Indocina (1954).Capa documentò inoltre il corso della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, lo sbarco in Normandia dell'esercito alleato e la liberazione di Parigi.